mercoledì 30 settembre 2015

2000-2015 quindici anni di coerenza e buona politica: andiamo avanti!

Ecco il nuovo sito ufficiale ed il nuovo logo del movimento civico nazional-popolare DESTRA PER MILANO - Destra Lombarda.
 
PRESENTAZIONE
 
Destra per Milano – Destra Lombarda è un libero movimento, apartitico e trasversale, di opinione ed espressione politica, di destra (sociale, popolare ed identitaria) che opera, ufficialmente e legittimamente, all’interno della più ampia coalizione di centrodestra. Il movimento auspica il rinnovamento generale del quadro politico internazionale, nuove sinergie patriottiche ed euroasiatiche, una vera “Rivoluzione Conservatrice”, la nascita di una “Lega degli Italiani”, guidata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e la selezione di una nuova classe dirigente, secondo rigorosi criteri di partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Il movimento difende la nostra sovranità nazionale, la giustizia sociale, la sicurezza ed il benessere del nostro popolo, lottando contro la plutocrazia mondialista e l’invasione di immigrati extraeuropei. Il movimento è interprete, moderno e realista, di una antica tradizione, ha radici storiche e culturali, salde e profonde, ma vive tenacemente il presente, guardando sempre avanti.
 
STORIA
 
Il comitato Destra per Milano viene fondato, nel 2000, da una ventina di ex dirigenti del MSI, di Alleanza Nazionale e della Fiamma Tricolore di Rauti, guidati dai tre consiglieri di zona: Riccardo Falcone, Roberto Jonghi Lavarini (portavoce) e Sergio Spinelli (presidente). Inizialmente, il gruppo sostiene l'ambizioso progetto del Movimento Sociale Europeo, promosso, con l’appoggio di Jean Marie Le Pen, dall’eurodeputato Roberto Bigliardo, Nicola Cuccullo (Sindaco di Chieti), Guido Mussolini e Marco Valle. L’idea non decolla, allora, Destra per Milano inizia a collaborare attivamente con tutte le realtà politiche sia della destra sociale ed identitaria che del centrodestra istituzionale. Nel 2008, Destra per Milano (Jonghi presidente, Lorenzo Castello vice, Amelia Bighelli presidente onoraria) è tra i promotori della lista unitaria "Destra - Fiamma - Santanchè". Dopo questa esperienza, purtroppo breve, il gruppo (guidato dal triumvirato Jonghi, Francesco Filippo Marotta e Mario Mazzocchi Palmieri) torna alla sua azione trasversale, promuovendo, fra le varie iniziative, anche la corrente Destrafuturo nel PDL. Nel 2011, dopo una breve pausa di riflessione, il movimento (Jonghi presidente, Mazzocchi vice e Alessandro Romei Longhena presidente onorario) ritorna sulla scena politica, come referente, a Milano ed in Lombardia, prima de La Destra di Storace e poi di Progetto Nazionale. Nel 2014 Destra per Milano stringe una alleanza con la Fondazione Europa dei Popoli di Mario Borghezio e, alle elezioni europee, in accordo con il Front National di Marine Le Pen, sostiene la nuova Lega Nord di Matteo Salvini.

"Il mondo è cambiato, servono nuove sinergie..."

 
Mentre continua il nuovo sondaggio dell’associazione culturale Grande Milano, http://progettomilano.it/, alla quale, in neanche un mese, hanno già partecipato 683 distinti cittadini milanesi (test piccolo ma significativo), il movimento civico Destra per Milano applaude l’accelerata di Silvio Berlusconi e di Roberto Maroni, sulla scelta del candidato sindaco di centrodestra.
 
"Noi, da destra, sosteniamo l’unità, il rinnovamento, l’allargamento ed il rilancio del centro destra. Basta fare nomi a caso: i vertici del centro destra scelgano un candidato autorevole e super partes o convochino subito le elezioni primarie di coalizione, alle quali, da tempo, siamo ufficialmente candidati solo io e Giulio Gallera
 
questa la dichiarazione di Roberto Jonghi Lavarini, coordinatore del nuovo movimento regionale Destra Lombarda, già esponente della Fiamma Tricolore di Pino Rauti e de La Destra di Francesco Storace, che si dice pronto a sostenere il candidato unitario ed a confluire nella Lista Civica del Sindaco, insieme a Gente di Milano, Noi per Milano, il Partito Nuova Italia, il Partito Liberale Italiano ed altre realtà operanti sul territorio milanese.
 
 
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JONGHI (DESTRA): “Il mondo è cambiato, servono nuove sintesi”.
 
Intervistiamo  Roberto Jonghi Lavarini, 43enne,  storico esponente della destra missina lombarda, attualmente non è iscritto a nessun partito politico ma è ugualmente attivissimo in associazioni ed iniziative, culturali e sociali, oltre che come provocatorio opinionista radiotelevisivo.
 
Quale è la Tua attuale posizione politica?
Sono e rimango un uomo di destra, orgoglioso e coerente, ma il mondo è profondamente cambiato, rimangono i valori di riferimento ma servono delle nuove sintesi politiche. Per questo, auspico il superamento del vecchio quadro politico, e la nascita di una nuova forza popolare, sociale e  identitaria, una Lega Italia, guidata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Parallelamente, sostengo l’unità, il rinnovamento, l’allargamento  ed il rilancio di tutto il centro-destra, a partire da Milano.
 
Ma quale sindaco al posto di Pisapia?
Chiunque meglio di lui e dei suoi compagni. Del Debbio sarebbe stato ideale ma si è defilato. De Albertis potrebbe essere una valida alternativa ma deve schierarsi. Altrimenti, da tempo, è pronto Giulio Gallera di Forza Italia, galantuomo cattolico liberale, età giusta, avvocato, padre di famiglia, politico capace ed amministratore pubblico con una lunga esperienza. Con una buona squadra ed il sostegno della coalizione e di liste civiche, può riconquistare Milano. Ma bisogna prepararsi ad una dura battaglia politica.
 
E sulla situazione economica?
Fino a quando ci sarà questa intollerabile tassazione, non ci potrà essere alcuna vera ripresa, punto, tutto il resto sono balle o provvedimenti inutili.  La Flax Tax proposta dalla Lega sarebbe l’ideale ma basterebbe dimezzare le tasse e la burocrazia esistenti, per ottenere, in poco tempo, una crescita dei consumi, del lavoro, della economia reale che produce benessere e giustizia sociale. Poi, a tutela di famiglie e imprese, andrebbe abolita Equitalia e rivisto tutto il sistema bancario e finanziario del credito…
 
E l’iniziativa dei Fratelli Cristiani?
Siamo stati i primi a denunciare  la strage di cristiani in medio oriente ed a sostenere concretamente la loro difesa, anche con l’invio di soldi che sono serviti loro  a comprare armi. Ora, con grave, colpevole ed ipocrita ritardo, se ne sono accorti tutti… Dobbiamo solo ringraziare la nuova Santa Russia Ortodossa di Putin per il suo aiuto alla Siria di Assad, se il terrorismo islamico sarà fermato. Ripeto, il mondo è cambiato: l'Europa deve uscire dalla NATO e costruire una nuova alleanza continentale euroasiatica.
 
(intervista a cura di Giovanni Morandi, destra.blog.eu)
 
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Ho seguito molto attentamente il dibattito su passato, presente e futuro della destra italiana, in particolare, gli autorevoli interventi di Marcello Veneziani, Marco Valle, Nello Musumeci, Giorgia Meloni e Francesco Storace. Il primo dato di fatto è che la destra post-missina è diventata irrilevante nello scenario politico e culturale italiano. Il secondo dato di fatto è che lo spazio politico a destra, lasciato colpevolmente vuoto dai vertici finiani della vecchia AN, è stato abilmente occupato dalla nuova Lega di Matteo Salvini.
 
Se da una parte la Lega Nord, oggettivamente, fatica a diventare credibile movimento politico nazionale, dall’altra, Fratelli d’Italia non avanza perché ancora ostaggio delle logiche e degli interessi dei vecchi colonnelli che hanno già fatto fallire il progetto di Alleanza Nazionale e che, ora, tentano di mettere le mani sul patrimonio economico ed immobiliare della omonima Fondazione, proprietà morale e legale di tutti coloro che sono stati dirigenti, militanti ed iscritti del MSI.
Oggi, io, come la stragrande maggioranza del popolo della destra, non sono pienamente convinto di nessuna offerta partitica, quindi rimango alla finestra, occupandomi solo della tutela della tradizione e del patrimonio missino, e di iniziative culturali e sociali. Salvini dovrebbe passare dalle parole ai fatti, dalla lega nordista ad un vero e proprio Fronte nazional-popolare, e la Meloni, eliminata tutta la vecchia zavorra, dovrebbe convergere ed aderire a questo nuovo soggetto politico. Vedremo… Roberto Jonghi Lavarini